RadioL’A: Dilemme, il trap poetico di Lous And The Yakuza

 

Un dilemma è diventato virale. È quello dell’artista Lous And The Yakuza e del suo nuovo singolo Dilemme, ma in fondo quello di ognuno di noi. Siamo forti abbastanza da vivere soli, lontano dai nostri affetti e problemi? 

Marie-Pierra Kakoma, questo il suo vero nome, c’è riuscita. La cantautrice belga, cresciuta tra il Rwanda e il Congo, a soli 19 anni ha dovuto imparare a vivere senza l'appoggio della sua famiglia. Si è iscritta alla facoltà di filosofia, ha studiato solfeggio e ha iniziato a incidere i suoi brani. In tre anni ha realizzato 7 EP e 52 brani, che ha cantato su centinaia di palchi in Belgio. 

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“Voglio essere l’esempio di una donna nera che è riuscita da sola, contro tutto e tutti”. Per lei c’è un presente roseo – il suo ep pubblicato lo scorso 19 settembre è ora in testa alle classifiche – ma un passato difficile. “Tutto ciò che mi circonda mi ha resa cattiva”, canta nel singolo. E poi ancora “più odio, più mi fanno male”, per lei “la vita è un cane che deve essere tenuto al guinzaglio”. Evasione, odio, emarginazione. Temi che rievocano quelli del film La Haine di Mathieu Kassovitz, di quelle periferie parigine abbandonate a se stesse.

Nel video clip realizzato per la canzone, lei è sia regina della strada che principessa di palazzi signorili. La bellezza non viene dall’opulenza, ma dagli occhi con cui si guarda ciò che si ha attorno: “La mia pelle non è nera, è ebano”. E allora ritorna velato da malinconia elettrizzante il ritornello della canzone. "Se potessi, vivrei sola / Lontana dai problemi e dai dilemmi / Se potessi vivrei sola / Lontano dalle mie catene e dalle persone che amo". Il modo di cantare e dare ritmo alle canzoni è simile a quello di Stromae, ma i suoi testi sono meno raffinati e più poetici.

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Nel 2020 è atteso l’album d’esordio che si intitolerà Gore. “La ‘gore’ è un genere del cinema horror, trash e sanguinoso, ma con tinte ironiche”, commenta la cantante. “È come il debutto della mia vita adulta, piuttosto brutale in termini di prove da fronteggiare. Oggi mi dico che è meglio ridere piuttosto che piangere”. Ascoltando il suo ultimo singolo non si ride di certo, ma si percepisce che un nuovo genere è alle porte.