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Dal 10 giugno al via BUFFALO: kermesse del Teatro di Roma sulla danza contemporanea negli spazi del MACRO e Istituto svizzero


Dal 10 al 13 giugno prende il via la kermesse performativa per ambienti museali di BUFFALO – a cura di Michele Di Stefano nell’ambito del progetto sulla danza contemporanea Grandi Pianure del Teatro di Roma e in co-realizzazione con Palaexpo – che dopo la straordinaria esperienza nel 2019 al Palazzo delle Esposizioni, esplora in questa seconda edizione nuovi luoghi della città per innescare dinamiche di partecipazione alternativa. BUFFALO si svolge per la prima volta in collaborazione con il MACRO - Museo d’Arte Contemporanea di Roma, ponendosi in relazione con le mostre di Museo per l’Immaginazione Preventiva, e, anche per questa edizione, con la collaborazione dell’Istituto Svizzero.

 

Un crocevia di scambio dalla creatività emergente e multidisciplinare, in dialogo con giovani talenti e artisti affermati, che si dipanerà in una spedizione “fuori le mura” teatrali dello Stabile Nazionale, con un’anteprima negli spazi di Villa Maraini all’Istituto Svizzero (10 e 11 giugno), per approdare al MACRO (1112 e 13 giugno), aprendo una finestra sulla danza e la performance contemporanea con formati innovati ed esperienze coreografiche sul tema Il corpo all’aperto.

 

Uno “spazio sconfinato” che diventa il luogo dell’appuntamento tra visioni artistiche, linguaggi e sensibilità, tra arti performative e arte visiva, oltre che tra due istituzioni culturali cittadine, Teatro di Roma Azienda Speciale Palaexpo, insieme in una solida sinergia che rinnova anche la preziosa collaborazione dell’Istituto Svizzero. Una ricerca artistica sul perimetro che definisce la forma spettacolare, “oltre” la scena, che mette al centro il corpo e dialoga con artiste e artisti capaci di aprire il loro lavoro a modalità differenti di formato, qualità della scrittura e organizzazione dello spazio. «L’edizione 2021 di BUFFALO, diventa l’occasione di una vera e propria co-produzione fra Teatro di Roma e Azienda Speciale Palaexpo, e segna un punto importante di sviluppo di questa proposta di scambio – commentano insieme Francesca Corona e Giorgio Barberio Corsetti per il Teatro di Roma, Luca Lo Pinto direttore artistico del MACRO e Cesare Pietroiusti presidente di Azienda Speciale Palaexpo – Il festival non entra all’interno del MACRO come ospite occasionale, bensì come elemento progettuale in grado di inserirsi in maniera organica nel “Museo per l’immaginazione preventiva”, il magazine tridimensionale che propone alle visitatrici e ai visitatori un percorso in cui il passaggio da una sala all’altra avviene all’insegna di attraversamenti disciplinari, incontri tra diversi linguaggi, modalità espositive sperimentali. Teatro di Roma e Palaexpo vogliono articolare nel contesto romano forme di collaborazione continuativa che possano dare sostegno e incoraggiamento alle sperimentazioni artistiche che evidenziano forme di sconfinamento e reciproca valorizzazione di linguaggi fra danza, video-arte, musica, pittura, teatro, installazione».

 

Il programma di questa edizione compone un intenso calendario di appuntamenti che si articola in una nuova intimità a cui affidare le domande sul rapporto tra il dentro più profondo e il fuori più aperto possibile: «Buffalo è l’ibrido del corpo en plein air come prima informazione per l’invenzione di ogni luogo – riflette Michele Di Stefano – Va detto in ogni modo che è il corpo a creare l’ambiente; l’ambiente non esiste senza gli organismi che lo abitano e lo trasformano». Su questa suggestione prende il via BUFFALO a partire da giovedì 10 venerdì 11 giugno (ore 18.30) all’Istituto Svizzero con l’intenso affondo sugli stereotipi culturali di Alexandra Bachzetsis in Private Song; per  proseguire il suo viaggio venerdì 11 giugno (dalle 18 alle 21) al MACRO con la nostalgia dell’altrove di Daniele Albanese in Home Altrove #Roma, mentre il corpo votato all’imprevedibilità della relazione del giovane collettivo C.G.J. con Evento si alterna al quartetto quasi misterico La Ronde/Quatuor della danza fragile e serena di Yasmine Hugonnet e Jamila Johnson-Small che con il nome di SERAFINE1369 dà vita invece a una danza come pratica relazionale, cumulativa e collaborativa in Basictension.

 

La giornata di sabato 12 giugno (dalle 14 alle 17) continua con la sala da ballo che rivendica l’avanzare del tempo di Francesca Grilli in Arriverà e ci coglierà di sorpresa, in cui la memoria individuale, come tessitura di riferimenti dall’immaginario collettivo, si estende in un’elegia del tempo che passa, della vita, della morte, della bellezza; seguono (dalle 17 alle 21) le tre esposizioni non consecutive di Shirtology di Jérôme Bel, lavoro ormai entrato nella storia; la creazione sulla presenza come veicolo di abbandono di Cristina Kristal Rizzo in ULTRAS sleeping dances; e la caleidoscopica primordiale indagine sonora in forma di concerto del raffinato universo di Industria Indipendente con KLUB TAIGA / Apro le porte alla notte calda.

 

Si conclude domenica 13 giugno (dalle 17 alle 21) con il corpo termodinamico in Mars site specific di Nicola Galli, giovanissimo coreografo che ha ricevuto nel 2018 il premio Danza&Danza come miglior emergente; segue il corpo in bilico tra appartenenza e sparizione di A e R e A del duo Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi che, nonostante la giovane formazione, hanno già catturato l’attenzione dei festival più innovativi; e ancora le performance di Jérôme BelCristina Kristal Rizzo e Industria Indipendente.

 

Il percorso, diffuso tra gli spazi interni ed esterni del museo, entra nella mostra Campo di Marte, personale di Nathalie Du Pasquier in corso nella grande sala della sezione SOLO/MULTI, offrendo allo spettatore la libertà di muoversi tra i contenuti e i linguaggi delle altre sezioni di Museo per l’Immaginazione Preventiva.

 

Accanto e insieme al programma, al MACRO trovano spazio le proiezioni in loop del cinema inedito di César Vayssié e di quattro opere coreografiche della Trisha Brown Dance Company, tra le quali la performance manifesto Set and Reset (dall’11 al 13 giugno, dalle ore 11 alle ore 21) e il film Rays di Francesca Grilli (12 e 13 giugno, dalle ore 14 alle ore 17).