Back to All Events

Mostra: Sculture su tela di Alessandro Stronati


  • FlyPress Art Gallery (map)
alessandro_stronati.jpg

La FlyPress Art Gallery presenta per la prima volta a Roma una collezione di opere inedite del giovanissimo artista emergente Alessandro Stronati. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i sabati nel mese di dicembre.

Nato a Segrate nel 1997, studente di Medicina alla Sapienza di Roma, l'artista vive infanzia e adolescenza tra Padova, Londra e Madrid. In quest’ultima, si avvicina alla pittura per la prima volta, rivelando fin da subito il suo interesse per l’astrattismo. Rapito da principio dall’action painting e dal dripping, trasferendosi a Roma inizia a sperimentare diverse tecniche di scultura su tela, in cui comincia ad apparire evidente il legame tra il percorso artistico e accademico dell’artista.

Le opere, infatti, uniche nel loro genere, traggono ispirazione innanzitutto dalle scienze mediche, trovando nelle tecniche artistiche un linguaggio più vicino a quello dello spettatore. La poetica dell’artista si propone di accompagnare lo spettatore in un viaggio a metà tra scienza e arte. Tra medicina e pittura. Tra biologia ed anima. Ed è proprio nella collezione presentata che questa poetica trova la sua massima espressione.

Luce e materia, moderno e antico, su queste dicotomie si fondano i quadri dell’artista. Attraverso l’uso dello stucco e della conseguente formazione di crepature, Stronati trascende le barriere del medium bidimensionale, raggiungendo lo spettatore al di là del piano pittorico. Affascinato dal craquelure, l’artista ne integra l’estetica con l’uso della luce che, attraverso le crepe, diviene mezzo pittorico prescelto, sostituendosi risolutivamente al colore. Grazie alle crepature le pennellate di luce riescono dunque a raggiungere l’osservatore con un linguaggio primordiale e al contempo moderno, grazie all’impiego di LED colorati, guidando lo spettatore in un percorso metaforico-concettuale e raccontando, attraverso analogie mediche, il legame indissolubile che esiste tra anatomia e psiche.

Tutte le opere sono costruite, sin dalla tela stessa, interamente dall’artista, inglobando anche il processo di costruzione e non solo quello di creazione, nel messaggio artistico. Essendo costruite manualmente le tele conferiscono un tocco di fragilità alle opere, che, non essendo state fabbricate da una macchina lasciano spazio alle imperfezioni e agli errori umani che, dopotutto, fanno parte della vita. È nell’intenzione dell’artista infatti, sottolineare come, oggi giorno, in un mondo sempre più virtuale, digitale, modificabile e quindi potenzialmente “perfetto” per la fragilità ci sia spazio di accettazione solo nell’arte.