Perché Impressionisti Segreti non è la solita mostra

 
Luogo: Palazzo Bonaparte

Periodo: dal 6 ottobre 2019 all'8 marzo 2020

Biglietti: https://www.ticket.it/impressionisti

Solo nel 2018 in Italia ci sono state almeno tre grandi mostre dedicate agli impressionisti: Van Gogh a Vicenza, Claude Monet al Complesso del Vittoriano e Gauguin a Padova. Per non parlare di quelle multimediali come Van Gogh Experience, che ha girato ovunque. Perché allora andare a vedere l’ennesima mostra sui pittori che impressionarono l’Europa nella seconda metà dell'Ottocento?

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La risposta è nel nome stesso dell'esposizione: Impressionisti segreti. A Palazzo Bonaparte si possono ammirare quadri che non si trovano in altri musei, ma solo in collezioni private. Dipinti appesi in corridoi di ville dell’alta borghesia, in ampie stanze di palazzi principeschi, nei salotti di una delle case dove vive il Principe di Monaco o in altri posti che ci si può dilettare a indovinare. Tutti luoghi accessibili solo a poche persone, che la mostra consente però di avvicinare, anche se solo attraverso uno sguardo ai dipinti che li arricchiscono.

Devant la Psiche’ di Morisot

Devant la Psiche’ di Morisot

Ed è un gran bell’accontentarsi con quadri di Monet, Renoir, Cézanne, Pissarro e Gauguin. A stupire, però, sono le tele dipinte da Caillebotte, Gonzalès, Cross e dall'italiano Zandomeneghi. Dei cinquantasei artisti che parteciparono alle otto mostre impressioniste dal 1874 al 1886, di autori stranieri ce ne furono pochi, se ne contano appena tre. Ma di quei tre, due erano italiani: Giuseppe de Nittis e l'altro, appunto, Federico Zandomeneghi. Nell'opera Sul divano presente in mostra si possono notare le sue scelte anticonvenzionali: il formato orizzontale, il decentramento delle due modelle e la limitazione della profondità con l'utilizzo di un paravento di gusto giapponese, che rende ancor più intima la scena.

Sul Divano, Zandomeneghi

Sul Divano, Zandomeneghi

Si potrebbe continuare a parlare del mosaico di punti dai colori surrealisti utilizzati da Cross in Paesaggio con capre, delle figure liquide che annegano nell'acqua In riva al lago di Eva Gonzalès, delle dolci geometrie violacee in Orto, Yerres di Gustave Caillebotte. Ma si finirebbe per trascurare il luogo dove vengono ospitati tutti questi capolavori: Palazzo Bonaparte, che apre per la prima volta le sue porte al pubblico in occasione della mostra.

Si potranno visitare le sfarzose stanze, guardare i preziosi arredi, camminare sospesi su un lastra di vetro e ammirare i pregiati mosaici. Ma il cuore del palazzo che deve il nome alla madre di Napoleone, Maria Letizia Ramolino (1750-1836), è il famoso balconcino coperto, dove la nobile trascorreva i suoi pomeriggi. Posizionato all’angolo tra via del Corso e piazza Venezia, permetteva di assistere alle più importanti parate, nonché al famoso carnevale di Roma. Oggi quella festa in maschera così popolare all’epoca non si celebra più come una volta. Ma il balconcino è rimasto uguale, con i suoi affreschi, ricami e persiane pensate in modo tale che si possa vedere fuori, ma non essere visti da dentro. Allora anche la vostra visita alla mostra dei dipinti degli impressionisti nascosti potrà rimanere segreta.

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