Nel Bosco: Carlotta Corradi ci porta dentro il morboso mondo delle baby squillo

Sara Borsarelli

Sara Borsarelli

La feconda penna della  giovane Carlotta Corradi  finalista al 54° Premio Riccione per il Teatro ha creato questa   drammaturgia  che ci porta a vivere dentro il morboso mondo  delle  baby squillo. Il testo, recentemente tradotto e presentato in lingua spagnola durante la rassegna Nueva Escena Italiana del Centro Dràmatico Nacional presso il Teatro Valle-Inclàn di Madrid, ha incantato per la sua crudezza i critici iberici. In Italia l’autrice, attratta, vive la morbosa vicenda di due giovanissime e si insinua nell’anima delle due ragazze minorenni convinte  da un gruppo di adulti  senza scrupoli ad entrare in un giro di prostituzione. La capacità di Carlotta Corradi è stata quella di entrare ancora di più dentro i problemi dei giovani d’oggi e nella loro crisi identitaria. La cronaca è vista secondo l’ottica delle protagoniste che narrano le proprie vicende come fosse un piacevole lavoro ben retribuito. La parte stessa delle madri che, pur vivendo realtà differenti, sono coinvolte anch’esse  nella vicenda  e dimostra che sono vittime e partecipi del declino della nostra società ormai senza più valori. Lo stesso vale per gli uomini che si mostrano frivoli e immaturi. Questo è il mondo morboso in cui vivono Chiara e Manu.  I loro rapporti umani, come per tutti i protagonisti della vicenda, sono dettati dal proprio tornaconto. Le stesse relazioni sociali sono sbilanciate perché anche nello stesso candore si nasconde lo sfruttamento e l’accettata arma del ricatto, del plagio  e della sottomissione. L’architettura teatrale è stata sublimata dopo un accurato lavoro di regia da parte di Andrea Collavino che strutturalmente ha ideato un’alchimia scenica che ci  riporta la realtà di un’ adolescenza  cruda ed esente da moralismi.

Francesco Bolo Rossini

Francesco Bolo Rossini

Il regista Andrea Collavino, nelle sue note di regia, parla delle fronde del bosco che impediscono alla luce di passare e fanno perdere l’orientamento alle ragazze che, attratte dal lupo, cercano la vita perdendo se stesse dice:

«Dove è il limite oltre il quale la relazione si sbilancia e diventa dipendenza, ricatto, plagio o sottomissione?  Seguendo il percorso iniziatico delle due ragazze ci ritroviamo continuamente ingannati dai sentimenti contrastanti che la vicenda genera in noi, senza poterci aggrappare a nessuna certezza, persi anche noi tra le fronde degli alberi.»

ll cast ottimale esalta le notevoli figure di Jacopo Bicocchi, Francesco Bolo Rossini, Sara Borsarelli, Elsa Bossi, Lia Grieco, Aram Kian, Romana Maggiora Vergano.