Misky Cake porta a Roma il dolce aroma del Perù

Da metà ottobre, proprio in occasione delle celebrazioni del Señor de los Milagros molto sentite a Lima, l’Appio Latino è stato pervaso da una ventata di peruanità grazie all’inaugurazione di Misky Cake, la pasticceria di Elizabeth Ramos.

La proposta è variegata e interessante. Misky Cake offre infatti deliziosi dolci tipici peruviani come i picarones, deliziose ciambelline fritte e a base di patata dolce e zucca, oppure le rosquitas, la crema volteada e gli alfajores, ma è presente anche una ricca selezione di cupcake. Durante il brunch del fine settimana, poi, si ha la possibilità di degustare grandi classici della tradizione salata del Perù: come le empanadas oppure panini i cui ripieni vanno dal lomo saltado, ovvero filetto di manzo con cipolle, pomodori e salsa di soia, ai chicharrones di pancetta di maiale e ai tamales, classici fagottini di impasto di mais cotti al vapore e ripieni di pollo.

Foto di: MIsky Cake

Foto di: MIsky Cake

Ho chiesto alla titolare di parlarmi della nascita di questa pasticceria dal successo in ascesa e dei suoi propositi per il futuro.

Ciao Elizabeth, ti chiederei per prima cosa di presentarti raccontando un po' di te e di come hai iniziato a costruire il progetto della pasticceria.

Ciao, ho trent’anni, vengo da Lima e sono in Italia da otto anni. Ho studiato cucina e pasticceria per cinque anni in Perù e poi mi sono perfezionata in Spagna e Francia. Appena arrivata in Italia ho iniziato a lavorare nella ristorazione, trattando prettamente cucina italiana e peruviana. Successivamente, per quattro anni, ho lavorato nel ristorante di Cies onlus: “Altrove”. Misky, che in lingua quechua significa “dolce” e richiama il nome dell’impresa di succhi di frutta di mia nonna paterna, è nato un po’ in anticipo sui miei tempi perché ero impegnata con un altro lavoro e ad occuparmi di mia figlia, ma sono contenta sia una impresa individuale ed esclusivamente mia. Mia mamma mi aiuta molto nella creazione dei dolci e ha creduto sempre in me, nonostante le difficoltà che ho dovuto affrontare per seguire la strada della gastronomia invece che un percorso professionale più convenzionale, come invece avrebbe voluto mio padre.

Foto di: Elizabeth Ramos

Foto di: Elizabeth Ramos

 

Entrando da Misky Cake si nota una particolare cura per il dettaglio, anche nell’arredamento, e si percepisce che dietro c’è un grande amore per la cucina e la pasticceria, potresti parlarci di come è nata questa passione?

Tutta la famiglia di mia madre, soprattutto la mia madrina, aveva questa passione e me l’ha trasmessa con amore tanto che, nei miei ricordi di bambina, sono presenti più i momenti passati a cucinare per gioco che le bambole. La mia famiglia materna è di Ica, una città del Sud; questa zona è famosa per la produzione di Pisco (il distillato “bandiera” della nazione), ma anche per la grande varietà di dolci e questo sicuramente è stato alla base della mia formazione. La famiglia di mio padre invece viene dalla parte montuosa del Perù, lì la cucina è diversa e la mia nonna paterna ha sempre cercato di farmi assaggiare i piatti della sua tradizione nella speranza che un giorno li avrei preparati anche io e in effetti è andata proprio così.

 

Quello che mi ha colpito del tuo percorso è stato anche il coinvolgimento della onlus Cies, responsabile dell’accompagnamento all’avvio di impresa, sarebbe bello se potessi raccontarci com’è nato questo rapporto di fiducia che ha portato alla realizzazione del tuo progetto.

È iniziato tutto da un corso di cucina base che ho seguito presso Cies onlus, avevo già delle conoscenze ovviamente, ma ho pensato fosse interessante parteciparvi anche per via dell’ambiente multiculturale. Successivamente, dato che il mio sogno è stato sempre quello di aprire un attività, ho seguito un altro corso che verteva su come avviare un’impresa. All’epoca avevo già un lavoro a tempo indeterminato, ma desideravo anche possedere una formazione più solida per il futuro. All’interno del corso era possibile presentare dei progetti propri ed è così che, anche con il supporto del mio compagno, ho proposto il mio: Misky Cake. Contestualmente ho aperto una pagina Facebook per mostrare le mie creazioni di pasticceria che, al tempo, erano esclusivamente casalinghe. Sono davvero molto grata al Cies perché, quello con loro, è stato un incontro decisivo per la mia vita e mi ha permesso di fare una bellissima esperienza multietnica che mi ha arricchita moltissimo e grazie alla quale ho imparato tanto. Allo stesso tempo ho stretto amicizie durature che mi accompagnano ancora adesso.

 

Passando ora all’aspetto culinario vero e proprio: c’è un piatto in particolare a cui sei legata e ti piacerebbe consigliarci e potresti anche raccontare qualcosa riguardo la gastronomia peruviana?

Penso che Misky Cake sia importante perché la cucina peruviana è ricca di storia e vorrei far conoscere questo aspetto che affonda proprio nelle radici del Perù, dagli Inca alla conquista spagnola. Quando un cliente entra in pasticceria e mi chiede informazioni su un dolce, io cerco sempre di raccontare soprattutto la storia, di quel dolce. Mi intristisce quando gli stessi peruviani dimenticano le proprie origini e quindi il minimo che posso fare è cercare di trasmettere la cultura del mio paese narrando gli eventi, spesso legati alla religione come nel caso del turron, che sottostanno alla creazione di quel piatto.

I miei dolci preferiti sono i Picarones. Sono ciambelle fritte il cui impasto, in origine, fu creato dagli schiavi e veniva preparato con gli scarti di patate dolci e zucca poi, una volta fritte le impreziosivano con uno sciroppo ottenuto da più frutti. È una ricetta antichissima e, se ora si usa la polpa dei due ortaggi, quello che non è cambiato è il modo di dargli la forma a ciambella. Questa infatti si ottiene allargando l’impasto con una bacchettina di legno. Sono così affezionata a questi dolci che conservo ancora le bacchette che usava mia nonna e che farò incorniciare in ricordo delle nostre tradizioni.

Foto di: Misky Cake

Foto di: Misky Cake

 

In ultimo vorrei chiederti quali sono i progetti per il futuro di Misky Cake

Il nostro proposito per il futuro è quello di ampliare qualitativamente la nostra proposta. Tengo a precisare che tutti gli ingredienti usati dalla pasticceria sono di origine peruviana o comunque sudamericana. Sono infatti alla costante ricerca di prodotti tipici da proporre al cliente, per ora ho inserito nel menu preparati che comprendono l’avena, la quinoa, il mais viola e la panela ed è tutto bio. Prossimamente però ne troverete altri più particolari come la maca dall’effetto energizzante.

 

Ringrazio Elizabeth per la sua gentilezza e il calore con cui ha accolto le mie domande donandomi i suoi ricordi e trasmettendo la passione che mette nel proprio lavoro.

Misky Cake

Info: Via Latina 140/142

Orario di apertura: tutti i giorni 07.00-18.00