Poesia: Sabaudia

Sabaudia è una donna con i seni grossi.
La trovi in riva al mare, davanti alla duna.
Io per cercarla ho fatto grandi giri in bicicletta.
Sabaudia è una terra di passaggio.
La prima estate del tumore di mio padre.
A tavola papà è svenuto.
A Sabaudia passò la ‘sua’ estate.
Salutò Riccardo che era l’amico ingegnere.
A Sabaudia sono stato male per anni.
Le giostre sgonfiate: l’altoparlante in corpo.
Il centro brulicante è uno spettacolo del tempo.
Sabaudia fu la prima estate.
Ballavamo nella casa ed eravamo soli.
Credo di essermi innamorato il giorno del compleanno di Rachele dopo la morte di
sua madre.
Sabaudia è quel sorriso.

Francesco Di Benedetto

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