"Equatore": Rancore e Margherita Vicario a spasso nel mondo

Il giro del mondo in poco meno di tre minuti e trenta secondi, questa la sfida lanciata da Rancore e Margherita Vicario nel nuovo singolo Equatore. Dopo la doppia parentesi sanremese nel 2019 in tandem con Daniele Silvestri e l’anno scorso in autonomia nella categoria “Big” con Eden, Tarek Iurcich si presenta nuovamente al pubblico con una canzone a scoppio immediato, potente e liberatoria.

 
 

In un turbinio di rime toponomastiche in cui si nominano un quantitativo spropositato di città e località varie del globo, i due artisti assemblano un potenziale tormentone estivo con largo anticipo. Il rapper romano sfogliando le pagine di un vecchio atlante geografico traccia un viaggio ideale, intersecando riga e squadra a latitudini e longitudini che permettano di chiudere barre e versi.

L’immaginazione è il veicolo che consente gli spostamenti oceanici delle due anime erranti protagoniste del brano, sfuggenti l’una all’altra fino al ricongiungimento lungo il parallelo che taglia di netto la Terra in due emisferi equivalenti.

Rancore incastra il suo fraseggiare secco sopra un beat ballabile dalle atmosfere esotiche e urbane, lasciando scena e voce alla Vicario nel ritornello. Un mix che non solo funziona, ma dimostra anche come un procedimento di semplificazione testuale e compositiva non coincida per forza con una banalizzazione di un brano.

L’interessante e inedita coppia segue un itinerario sfarzoso costituito di piramidi e grattacieli, soli tropicali e venti artici, in un viaggio intercontinentale a tappe, scandito dalla carica di Rancore e la leggerezza di Margherita. Un incontro di voci che si uniscono e fanno viaggiare la mente dell’ascoltatore da nord a sud e da oriente a occidente. La hit è servita.

 
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