"The Shape of Water": La nuova fiaba di Guillermo del Toro

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Regista: Guillermo del Toro

Anno: 2017

Durata: 113m

Genere: Avventura; Drammatico; Fantastico; Sentimentale

Comincia come una fiaba "The Shape of Water", con una voice over che narra di un amore antico ed un lento movimento di macchina che si insinua in una stanza e svela le forme (shapes, appunto) di una storia sommersa dall'acqua. Se "La Spina del Diavolo"e "Il Labirinto del Fauno" innervavano i propri elementi magici e fantastici nel tessuto storico della guerra civile spagnola, l'ultimo film di Guillermo del Toro, presentato a Venezia 2017, si muove per la strade illuminate degli anni '60, gonfie di insegne al neon e di cinema vuoti.

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Elisa è una ragazza muta che lavora come donna delle pulizie per un laboratorio americano che si contende il palcoscenico del progresso scientifico con i Russi. La tensione della guerra fredda e la compostezza di una nazione, irrigidita dalle proprie ambizioni, delineano i confini della normalità, fuori dai quali si collocano personaggi gravati da un forte senso di inadeguatezza: l'afroamericana Zelda (Octavia Spencer), l'omosessuale Giles (Richard Jenkins), Elisa (Sally Hawkins) e un mostro marino venerato dalle popolazioni amazzoniche (il fedelissimo Doug Jones). La diversità è concepita come un elemento dinamico associato alle infinite capacità trasformiste dell'acqua, che non si contenta di un recipiente entro il quale vincolarsi, rendendo proprio questa insofferenza comune fondamento del legame tra i due protagonisti; tra la bella e la bestia.

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L'acqua è l'elemento fondamentale: erotica, luminosa, ancestrale. La fotografia di Dan Laustsen ("Crimson Peak") esalta il verde conferendo alla città le sembianze di un ambiente umido che si tinge di rosso quando prevale la passione, amorosa e violenta, canalizzata infine nel vestito acceso di Elisa.

Guillermo del Toro si affida al compositore Alexander Desplat, che sceglie delle armonie che evocano la dolcezza eccentrica di Wes Anderson e le suggestioni felliniane di Nino Rota, per costruire un rapporto delicato ma estremamente corporeo. Sally Hawkins si masturba nella vasca da bagno e libera la propria sessualità in un rapporto subacqueo con la creatura, ma conserva un'innocenza e un candore che ricorda la purezza di Ofelia del "Il Labirinto del Fauno" ed esibisce una mostruosità che raramente è mai stata tanto bella.

Sebbene questa atipica storia d'amore sia rivestita da un fascino etereo, la narrazione è ancorata alle proprie coordinate sociali e politiche dalla concretezza del capo della sicurezza Strickland. Il personaggio interpretato da Micheal Shannon, che sembra provenire da un classico noir hollywoodiano, desidera possedere una macchina nuova, incrementare la propria posizione professionale e soprattutto distruggere ciò che non comprende in nome di un conservatorismo esasperato.

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l film si barcamena, dunque, tra la decadenza di una società nostalgica e l'incanto, tra l'amore delicato di un cinema del passato e il sesso, tra la chiarezza e il mistero.
La fiaba di del Toro nasce in acqua e, assieme al mostro marino, sembra voler immergersi nuovamente nei propri abissi perché, "The Shape of Water", come tutte le migliori fiabe, anche se legata ad un contesto storico, ha il sapore di un evento che dal tempo si sottrarrà sempre.

Gradimento Autore: 9.3/10 (Interpretazione: 9/10; Regia: 9.5/10; Scenografia: 9.5/10)

Gradimento Amletico*: 8.8/10

Attori principali: Sally Hawkins (Elisa); Michael Shannon (Strickland); Octavia Spencer (Zelda); Michael Stuhlbarg (Hoffstetler); Doug Jones (la creatura); Richard Jenkins (Giles); Lauren Lee Smith (Elaine) Paese: USA

Uscita nelle Sale: venerdì 8 dicembre 2017 in USA, data italiana non annunciata

*Media tra gradimento del pubblico, critica e autore

 

*ALTRE RECENSIONI

MyMovies (3.92/5)

IMDb (7.4/10)

RottenTomatoes (100%)