Shibumi: la bellezza in ogni traccia.

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Anno: 2018

Genere: Rap

Etichetta: Overdrive

Fate attenzione: la barba della Magliana è tornata!

Lo si può avvistare in giro, sui palchi di tutta Italia -quelli con le assi di legno- o dietro il bancone del suo ristorante (Verde pistacchio), il suo volto è inconfondibile: folta barba nera che ricopre tre quarti del suo volto, testa rasata con sparuta presenza di capelli, ed occhi scuri dallo sguardo intenso, spesso coperti da un paio di occhiali da sole.

Quattro anni dopo il suo primo disco da solista (Brutto e stonato, 2014), Lucci torna sulla scena con un album attesissimo dai suoi assidui ascoltatori, che avevano già assaporato due perle preannuncianti l’uscita del disco. Il 19 febbraio del 2016 esce infatti il primo singolo che dà il nome al disco: “Shibumi”. Ispirato al romanzo dello scrittore americano Trevanian, il pezzo scorre su una base lenta, rigorosamente di Ford 78, che ci trasporta in un viaggio rilassante dove l’mc racconta la sua visione del mondo e della vita.

Il secondo singolo estratto, “Boombap”, esce il 16 maggio 2016, e già dal titolo mette in chiaro le cose. Il boom bap è il genere di beat classico, particolarmente in voga negli anni Novanta, che si basa su suoni di tamburi e bassi profondi (il termine riproduce in maniera onomatopeica il suono della batteria). Il pezzo diventa allora una chiara dichiarazione, ci dice che il suo retaggio culturale viene dal rap americano degli anni ’90, quello della Golden age, e che la sua formazione è inestricabilmente legata alla cultura hip-hop, alla strada, ai graffiti…

Presa di posizione che nel videoclip diventa quasi una parodia, neanche troppo velata, contro le nuove tendenze di questo genere musicale. Esemplare la prima scena del video, dove, passeggiando fra i graffiti del quartiere Ostiense, viene pregato di spostarsi perché si sta girando un video rap. Lui aggrotta la fronte, è perplesso e quasi schifato di fronte alle movenze molto poco hip-hop -per usare un eufemismo- del presunto rapper. A quel punto sul boombap del veterano Ford 78 Lucci si scatena a suon di rime.

Quasi due anni dopo, il 3 aprile 2018, esce l’Intro del disco. Ci siamo, “Shibumi” è in uscita, dopo un lungo e travagliato lavoro l’album è pronto ad uscire il 16 aprile. Le tracce sono soltanto otto, ma contengono tutto il necessario: flow, rime, e testi ben scritti che rappresentano tutta la sua essenza.

Diminuite rispetto allo scorso album, le collaborazioni con altri artisti sono due, e la scelta è ricaduta su una vecchia gloria ed una giovane leva, rispettivamente Danno del Colle der fomento per Bickle e Whiteboy della Do Your Thang per Flop. Quest’ultima, terza traccia del disco, vuole sottolineare la veridicità e la longevità del suo rap, lui che da oltre dieci anni calca la scena underground romana, “da prima che anche in radio si passasse l’hip-hop, da quando non trovavi il rap su Rolling Stone”, probabile riferimento alla copertina della famosa rivista musicale dedicata a Sfera Ebbasta.

Il brano che forse rappresenta meglio la maturazione di Lucci è “Khan”; una maturità tecnica, con le rime sapientemente dosate su un beat pacato e cadenzato, ma soprattutto stilistica, con riferimenti a Calvino “Invisibili città descritte già in altri poemi”, e al Moby Dick di Melville “capitano sulla lancia cerco la balena”.

Dopo un percorso fortemente segnato dai Brokenspeakers e da un rap hardcore, con basi dure e strofe più aggressive, Lucci ha acquisito una grande raffinatezza, che si cela sotto un’apparenza comune, come lo Shibumi, quella serenità spirituale che sembra aver raggiunto e che trasmette tramite la sua musica.

Il disco è inoltre impreziosito dalle grafiche dello Street artista Lucamaleonte, che per ogni brano ha ideato un disegno inerente alla traccia. Un packaging realizzato minuziosamente che invoglia ad acquistare la copia fisica del disco.

Il disegno realizzato da Lucamaleonte per la traccia "Flop".

Il disegno realizzato da Lucamaleonte per la traccia "Flop".

Il rapper con più fiato della capitale è tornato in circolazione per scacciare i mercanti dal tempio, ora non resta che andare a sentirlo dal vivo, perché solo sul placo spezza le catene e diventa veramente se stesso.

Speriamo solo di non dover attendere altri quattro anni per il terzo disco…

Gradimento Autore: 7.8/10

Tracce Consigliate: Khan, Shibumi, Flop.