Night Writter. Il giornale notturno di Jan Fabre

 

Non è cosa semplice entrare dentro  l’anima di questa drammaturgia:  una cronaca di un giornale notturno con le notizie artisticamente collegate tra loro. Un’ opera condotta per entusiasmare il pubblico con un insieme di parole non filanti, ma fatte per essere ascoltate e localizzate nella memoria. Tutto questo nasce dalla grande inventiva di Jan Fabre, uno dei più famosi ed attuali eclettici operatori culturali che hanno lo spettacolo nel sangue. Un uomo che ha fatto dello show la sua vita, e della sua raffinata creatività una forma sublime che ha calcato le scene ed ottenuto successi in tutta Europa. Jan Fabre, creatore di questa pièce di cui se ne sente e vede l’impronta, è un genio che con il suo  continuo applicarsi ha costruito nella sua mente una consapevole ed inimitabile conoscenza che esalta il suo essere un personaggio inimitabile. 

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Lino Musella in The Night Writer. Giornale notturno ne è il suo testimone:  entra in scena, si siede al tavolo e accompagnato solo dalla dalla sua ferve: legge, commenta,  vivendo  la cronaca con incessanti con cambi d’umore. La  narrazione  viene vissuta dall’interprete come fossa parte viva della sua e nostra vita . L’attore non abbandona mai la sedia. Sul tavolo:  un posacenere, una caraffa  e vari oggetti quotidiani sono i soli amici che lo  accompagnano nella lettura.  Dietro un video fa scorrere  un susseguirsi di città. Corrono veloci, New York, Basilea, Bruges, poi improvvisamente  tornano  e celeri si accavallano: e infine  il  mare. Un mare che sembra reale:  uscire  dallo schermo ed entrare sul  palco. Il protagonista  sempre attivo nella sua pur staticità:  si trasforma, dinamico nelle sue metamorfosi  emotive . Lino Musella  pienamente immerso nel personaggio  ne vive il suo tormento, la sua depressione e la sua collera coinvolgendo lo spettatore  e ricordando Jan Fabre come fosse lui la croce e delizia del suo continuo  vacillare tra realtà e fantasia nel  The Night Writer. Giornale notturno.