I Consigli Musicali Di Settembre

 
daniel_johnston.jpg__800x500_q85_crop_subsampling-2_upscale.jpg
 

True love will find you in the end You'll find out just who was your friend Don't be sad, I know you will But dont give up until True love will find you in the end Daniel Johnston

Come ormai da qualche mese, ecco i nostri consigli musicali per il mese di settembre. Buona musica a tutti.

Iggy Pop - Free

 
 

L’iguana non conosce freni e continua ad accelerare nonostante le settantadue primavere, reinventandosi ad ogni appuntamento in studio. Free è letteralmente e musicalmente un inno alla libertà creativa e compositiva, un lavoro in cui le scelte fanno la differenza. In trentacinque minuti Iggy si fa accompagnare dalla tromba suggestiva di Leron Thomas e dalla chitarra e i pedali di Sarah Lipstate, alias Noveller, mascherandosi da crooner d’esperienza o vestendo i panni dell’oratore carismatico.


Sam Fender - Hypersonic Missiles

 
 

Date di lancio e di rilancio. Un singolo per volta e successivi mesi di attese. Ma ora finalmente ci siamo: il tredici settembre è uscito Hypersonic Missiles, prima fatica di Sam Fender. Il cantautore classe ‘96 ha trascorso un anno iridato tra premi, ospitate in radio, tv e festival. Il momento della verità è arrivato e la giovane promessa non tradisce, rilasciando un concentrato di rock essenziale alla Springsteen maniera. Dal Boss Fender recupera gli ingressi di sax sparsi e la scrittura che descrive il suo tempo. Un battesimo di fuoco cantato con voce di cristallo.


Liam Gallagher - Why Me? Why Not

 
 

Ourkid è alla seconda prova da solista dopo l’ottimo As You Were. Radicato nel britpop, il minore dei fratelli Gallagher porta ancora alta e fiera la britishness che lo ha contraddistinto negli anni, restando l’eterno figlio di Manchester e della famiglia Oasis. In Why Me? Why Not non mancano scappatoie rock blues e tentativi di ballads lennoniane ben confezionate, ma Liam non perde né pelo né vizio. Lo ritroverete sempre dentro il suo parka e con le mani dietro la schiena, urlando tutta la passione nel microfono. Perché lui? Bè, perché no?

The Strokes - Nuovo record in vista?

In un’intervista radiofonica il chitarrista Nick Valensi si è lasciato sfuggire due o tre paroline sul nuovo disco della band di New York. E dalla cornetta sono uscite notizie assolutamente positive: registrazioni terminate e fase di mixaggio in vista. Sperando in tempi brevi, anzi brevissimi, presto gli Strokes conteranno un album in più alla loro discografia, cominciata ad inizio millennio con Is This It. In realtà avvisaglie di materiale inedito vennero lanciate già nel maggio scorso e direttamente dal palco, con il brano The Adults Are Talking.

 
 


Daniel Johnston - La Storia Di Un Artista

Il dieci settembre si è spento Daniel Johnston a causa di un attacco cardiaco. Il cantautore americano aveva 58 anni e nell’ultimo periodo le sue condizione si erano aggravate. Johnston è stato l’outsider che incantò i grandi, con l’organetto da pochi dollari suonato in stanza e registrato su cassetta. Voleva essere i Beatles, non un membro della band ma tutti, e quando realizzò di “non saper cantare” entrò in crisi. Crisi che andò peggiorando per quell’amore non corrisposto della sua Laurie, la donna della sua vita. Da qui solo la penna, i tasti e il mangianastri. Bowie dedicò lui una canzone, Tom Waits lo definì uno degli ultimi grandi cantautori americani e Kurt Cobain indossò una maglia con una delle sue illustrazioni per farlo conoscere in mondovisione. Unendo oggi alcuni titoli dei suoi dischi, o meglio cassette, sembra di ottenere la formula di un impavido lasciapassare: “Hi, How Are You?”, “Don’t Be Scared”, “Is, And Always Was”.