L'Amletico

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Il cielo sopra il letto: torna l'amore tra Barbareschi e Lucrezia Lante Della Rovere

Sono stati insieme per sette anni Luca Barbareschi e Lucrezia Lante della Rovere, poi i due hanno preso strade diverse. Ma ora sono tornati ad amarsi sul palco, anche se solo per una notte. Non dura infatti che poche ore il ritorno di fiamma tra Elisabetta e Saverio, protagonisti dello spettacolo in scena al Teatro Eliseo. Come per gli attori che li interpretano, la coppia si era a lungo amata. Il loro amore, però, non poteva brillare alla luce del sole: il facoltoso ristoratore era già sposato. E allora, per salvare il matrimonio, la giovane cameriera decide di fuggire. Ma il veleno del tradimento aveva già iniziato ad agire sulla moglie di lui. Neanche il tetto di cristallo che il marito fa costruire sopra il suo letto l'aiuta a guarire. Per lei il cielo diventa sempre più scuro, fino a spegnersi definitivamente. Un lutto che Saverio non riesce a elaborare. Disperato, cerca Elisabetta per cambiare vita. Ma ne conquisterà solo il corpo, e non lo spirito.

Sembra la solita romantica storia d'amore quella che Barbareschi prende in prestito da David Hare, firmandone inoltre traduzione, adattamento e regia. Niente di più sbagliato. Il cielo sopra il letto è molto di più: è uno scontro politico, sociale e ideologico. Da un parte Elisabetta, l'anima progressista. Legge libri, abita in un appartamento fatiscente e ha abbandonato una vita agiata per insegnare a dei ragazzi in una scuola a Corviale, periferia di Roma. In un mondo in cui si lavora solo per produrre e "si è perso il gusto di fare le cose", ha trovato nell'insegnamento il suo scopo. Dall’altra Saverio, quello più conservatore. Controlla le azioni della sua società appena quotata in Borsa, acquista prodotti su internet e guarda film su un televisore gigante nella sua villa all'Olgiata, quartiere benestante della Capitale. Anche se non ha problemi con donne e affari, non manca di essere critico verso il sistema ("ora le banche si definiscono 'friendly', ma poi dentro non c'è nessuno ad accoglierti"). Come d’altra parte lo stesso Barbareschi, in lotta per trovare fondi così da portare avanti il teatro e proprio per questo oggetto di accuse e indagini.

Un amore che ritorna, alcune caratteristiche dei personaggi che evocano quelle degli attori, temi di critica sociale che stanno a cuore agli interpreti. Quanto c'è di Barbareschi e Lante della Rovere nei protagonisti? Molto, e si vede. E proprio questo aspetto agisce come spinta dello spettacolo. Un testo che si svolge tutto in una casa, quella fredda e piccola di Elisabetta, a cui però lo scenografo Tommaso Ferraresi riesce a dare profondità, grazie a un gioco di luci con cui fa apparire e scomparire le rovinate pareti delle stanze. Ma anche in un ambiente degradato, con abiti lisi e un foulard che le copre la chioma rossa, la Rovere mantiene la sua aura regale. Così come Barbareschi, che non perde il savoir faire nonostante il ruolo gli imponga di ingollarsi una bottiglia di whisky. Il suo amore per la scena lo porterebbe a qualsiasi cosa. E anche se l'Eliseo rischia la chiusura, a vincere sarà sempre l'amore, in questo caso quello per il teatro.