Best of New York: cosa vedere e mangiare nella Grande Mela

Oggi a New York 24 dollari non bastano neanche per fare la spesa, figuriamoci comprare l’intera Manhattan. Eppure nel 1626 è ciò che accadde: l’olandese Peter Minuit della Compagnia Olandese delle Indie Occidentali comprò dai lenapi, gli americani nativi, l’isola di Manhattan per 60 fiorini, l’equivalente di 24 dollari.

Da quel giorno il valore della città crebbe sempre di più, e tuttora continua a salire, sembrando non arrestarsi mai. Nella città dove il progresso è costante, ogni anno c’è qualcosa di nuovo da scoprire.

Cosa Vedere

 
 

Brooklyn Bridge

A tutti è capitato almeno una volta nella vita di attraversare un ponte a piedi, ma camminare sul Brooklyn Bridge è un’esperienza unica. Le assi della pedana centrale di legno nel piano superiore – dove transitano biciclette e pedoni – che tambureggiano ad ogni passaggio, le macchine del piano inferiore che sfrecciano da ambo i lati, la ragnatela di cavi d’acciaio che avvolge i passanti, e i grattacieli di Manhattan sullo sfondo che offrono una vista indescrivibile della città regalano emozioni indimenticabili.

Inaugurato nel 1883, fu il primo collegamento tra Brooklyn e Manhattan, nonché il primo ponte sospeso in acciaio. Per provare agli scettici la sua sicurezza, nel maggio del 1884 l’impresario circense P.T. Barnum vi marciò con 21 elefanti.

Se volete ammirarlo nel suo massimo splendore, andate al tramonto.

  • dumbo

Siete a caccia di una fotografia che ricordi le scene del film C’era una volta in America? Basta recarvi a Dumbo (quartiere che deve il nome alla sua posizione: Down Under the Manhattan Bridge Overpass), dove potrete scattare istantanee da cartolina.


Metropolitan Museum

Una chiesa gotica, un tempio egizio e una nicchia di preghiera persiana non sono altri luoghi da visitare a New York, ma alcune delle opere d’arte che si possono trovare all’interno di uno dei musei più grandi al mondo. Tre elementi che permettono non solo di comprendere la sua grandezza, ma anche il tempo necessario per visitarlo – potrebbe volerci più di un giorno.

Non può però mancare in un giro del museo una visita al Tempio di Dendur, fatto costruire da Cesare Augusto in Nubia (Egitto meridionale) intorno al 15 a.C., l’osservazione dell’armatura di Enrico II di Francia, in cui si nascondono dèi e guerrieri, la contemplazione dell’enorme dipinto di Emanuel Leutze Washington attraversa il Delaware, con cui il pittore sperava di incoraggiare le rivoluzioni liberali europee attraverso l'esempio americano, e del più piccolo – ma non meno pregevole – quadro di Caravaggio titolato Negazione di San Pietro.

Nella sezione dedicata all’arte europea di Otto e inizio Novecento si trovano i dipinti degli impressionisti e non solo, mentre in quella dedicata all’arte moderna e contemporanea è possibile ammirare le opere di Picasso, Mirò e tanti altri.

Un museo in cui si può apprezzare la storia dell’arte di tutta l’umanità, dal principio sino ai giorni nostri.


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Top of The Rock

Se l’Empire State Building è uno dei grattacieli più spettacolari, come godere della sua vista dall’alto? Semplice, salite al 70° piano della General Electric Building. Da qui potrete ammirare il più bel panorama di New York da Manhattan.

 
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  • Rockefeller plaza

L’albero di Natale più celebre di Ny, la pista di pattinaggio più famosa della città e le opere d’arte pubbliche (Prometeo e Atlante) più interessanti della Grande Mela sono ciò che vi aspetta nella piazza del Rockefeller Center.


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National September 11 Memorial and Museum

Le Torri Gemelle non ci sono più, ma il loro ricordo non svanisce. Nel punto in cui sorgevano, oggi si trovano due enormi vasche dove l’acqua precipita dall’altezza di 9 metri, perdendosi poi in un quadrato centrale che la vista non può raggiungere. L’acqua non si ferma mai, fluisce sempre come la vita a New York. Una città in continua evoluzione, che gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 hanno ferito ma di certo non fermato: i cantieri per costruire nuovi grattacieli sono ovunque.

Di quel giorno sono ricostruite le tappe nel museo dedicato. E dove poteva essere costruito se non proprio sotto il punto in cui le due torri si innalzavano? Scendendo le scale, una volta varcato l’ingresso, si arrivano infatti ad osservare le fondamenta di quelle due enormi costruzioni. Tra audio e fotografie inediti, il percorso di quel che è rimasto delle Torri Gemelle è profondamente toccante.

Il martedì, dalle 18, l’ingresso è gratuito. Arrivate però prima, intorno alle 17, per prendere i biglietti che altrimenti potrebbero finire.

 
 
  • oculus

Due volte e mezzo più grande del Grand Central Terminal, la stupefacente struttura bianca progettata da Calatrava ospita la metropolitana, ma anche numerosi negozi e bar. Ogni anno, l’11 settembre, il lucernario centrale viene aperto per 102 minuti, il tempo che intercorse tra il primo attacco e il crollo della seconda torre.

 
 
  • Philippe Williams posters

Mezzo milione di poster sono conservati in questo negozio a pochi passi dal World Trade Center. Cercate nel catalogo online oppure spulciate tra i vari schedari, magari riuscite a trovarne uno da aggiungere alla vostra collezione.


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Statua della Libertà

Il libro delle leggi nella mano sinistra della statua reca la data dell’indipendenza americana (4 luglio 1776), i raggi della corona evocano il sole, i sette mari e i continenti, e le catene e i ceppi spezzati ai suoi piedi ribadiscono la sua condizione di libertà da oppressione e schiavitù.

Lady Liberty guarda l’Europa accogliendo chi lascia le terre del Vecchio Continente dal 1886. Il gigantesco dono della Francia agli USA in origine era stato concepito dallo scultore Frédéric-Auguste Bartholdi come un colosso da porre all’entrata del Canale di Suez, una delle massime opere dell’ingegneria francese del XIX secolo. Il monumento non riuscì a trovare i finanziatori, da qui l’idea di renderlo un dono per commemorare il centenario della Dichiarazione d’Indipendenza americana.

Chi prenota per tempo il biglietto (6 mesi d’anticipo) può salire fino il cima alla corona, altrimenti è possibile arrivare al piedistallo.

  • Ellis Island

Tra il 1892 e il 1924 più di 12 milioni di immigrati entrarono negli USA attraverso la stazione di accoglienza situata in quest’isola. Si stima che circa il 40% degli americani abbia come minimo un antenato che si sottopose alle procedure di immigrazione. Qui oggi si trova l’Immigration Museum, che raccoglie riflessioni di storici e architetti e le testimonianze degli immigrati.


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Times Square

Vista dall’alto, c’è chi la paragona ad un clessidra. Di sicuro a Times Square il tempo non si ferma mai. La piazza prende il nome da uno dei giornali più noti della città: il New York Times. È qui che all’inizio del Novecento l’editore della testata, Adolph Ochs, decise di spostare la sede del giornale, proprio dove sarebbe sorta una delle stazioni della prima linea metropolitana della città. Scelta che si rivelò in seguito vincente: la presenza della metropolitana velocizzò la distribuzione del giornale e le vendite aumentarono grazie all’afflusso dei pendolari.

Per celebrare il trasferimento, nel 1904 il Times organizzò una festa di Capodanno con fuochi d’artificio scoppiati dalla terrazza sul tetto. Un modo di festeggiare ritenuto in seguito troppo pericoloso visto il numero elevato di persone in piazza. Vietati i fuochi d’artificio, per attrarre le folle il giornale fece calare una palla di legno e ferro da 317 kg dal tetto per salutare l’arrivo del nuovo anno. Rituale che ancora oggi si ripete e che attira circa un milione di persone.

Per avere una vista suggestiva della piazza, salite sui gradini del TKTS Booth (un rivenditore di biglietti per gli spettacoli di Broadway) che si trova al centro di Times Square.


Uno spettacolo a Broadway

Non si può comprendere sino in fondo l’atmosfera di Times Square senza aver prima assistito ad uno spettacolo in uno dei teatri di Broadway. Chicago, Il fantasma dell’opera e Il Re Leone sono alcuni dei classici che vengono rappresentati da anni. Dei veri e propri show, in cui “spettacolo” è la parola d’ordine: luci, musica ed effetti speciali sono gli stessi che si trovano nella piazza più conosciuta di New York.


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Central Park

Uno smeraldo incastonato nell’anello di cemento di Manhattan. Central Park è un parco prezioso con laghi, campi da golf e splendide fontane. La più nota è Bethesda Fountain, dominata da un angelo sorretto da quattro cherubini; per la vista che offre è stata scenario di numerosi film. Anche il prato di Sheep Meadow è stato oggetto di diverse inquadrature cinematografiche. Là dove i grattacieli diventano l’ideale proseguimento degli alberi, oggi si va a fare pic-nic o a prendere il sole, ma fino alla fine del '800 ci pascolavano davvero le pecore (ecco spiegato il nome, prato della pecora).

Poco distante troverete Strawberry Fields. Un mosaico in bianco e nero con la scritta “imagine” ricorda John Lennon, ucciso da un mitomane dall’altra parte della strada, davanti al lussuoso Dakota Building dove abitava.

Se siete a New York a luglio o agosto, gli spettacoli di Shakespeare in the Park sono un grande classico delle serate estive da ormai sessanta anni. E sono gratuiti grazie all'intuizione del suo iniziatore, Joseph Papp, che ha voluto rendere il teatro accessibile alla più vasta audience possibile.


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Moma

Vanta più celebrità di un party degli Oscar, grazie alle opere di artisti come Van Gogh, Matisse, Picasso, Warhol e tanti altri. Dalla sua fondazione, nel 1929, il museo ha raccolto quasi 200.000 opere d’arte, documentando la creatività dalla fine del XIX secolo a oggi.


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Grand Central Terminal

Un soffitto celestiale ricopre la stazione più famosa di New York. L’affresco turchese e a foglia d’oro raffigura le otto costellazioni. Grand Central non è solo un punto di passaggio, ma anche un posto dove prendere un cocktail (The Campbell), mangiare ostriche (Oyster Bar) oppure fare un giro gastronomico al Grand Central Market.


 
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Flatiron Building

C’è chi lo paragona ad un ferro da stiro (in inglese “flatiron”) e chi alla prua di una nave, di sicuro il Flatiron Building è stato fino al 1909 l’edificio più alto al mondo. Per la sua forma, resta una delle costruzioni in stile Beaux-Art più affascinanti di New York.


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Empire State Building

Arancione, bianco e verde per il St. Patrick’s Day; bianco, rosso e blu per il 4 luglio; rosso, bianco e verde per il Natale. Sono le combinazioni di colori con cui si illuminano gli ultimi 30 piani dell’Empire State Building, che lo rendono così speciale e adatto a centinaia di film: da King Kong a Independence Day.


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East River State Park

Nel quartiere di Williamsburg (Brooklyn) si trova questo parco che offre uno dei panorami più ampi sullo skyline di Manhattan. È aperto dalle 9 fino al tramonto.


 
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High Line

Bancarelle, chioschi, gelaterie e opere d’arte, tutto sui binari di quella che una volta era una ferrovia. Sulla High Line è possibile camminare in mezzo alla natura, rilassarsi su una chaise longue in legno e godere del panorama urbano di Manhattan. E pensare che negli anni ‘30 qui passavano treni merci.

Era il 1847 quando il Comune di New York decise di togliere dalla strada il traffico merci costruendo una ferrovia che passasse tra le vie della città, soprattutto a causa dei tanti incidenti che avevano procurato alla Tenth Ave il soprannome di “Death Avenue” (Via della Morte). La diffusione del trasporto su strada rese però ben presto la ferrovia obsoleta. Da luogo abbandonato, oggi è diventata un invidiabile esempio di riqualificazione urbana dove passeggiare piacevolmente a 9 metri d’altezza.


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Pier 66

Su di una vecchia imbarcazione che percorreva l’Hudson River, Frying Pan, oggi si può sorseggiare un cocktail al tramonto in compagnia di musica live ed una spettacolare vista sul fiume.


Whitney Museum

“Spilling over” si potrebbe tradurre con “si riversa, trabocca”. È questa la sensazione che l’artista Bob Thompson prova quando realizza una delle sue opere: l’arte fuoriesce da lui per immergersi in qualcos’altro. “Spilling over” è anche il titolo che ha dato il nome ad una delle sezioni del museo, dove si possono trovare capolavori degli anni ‘60, da Edward Hopper a Mark Rothko.

Negli anni pari il museo progettato da Renzo Piano ospita una biennale d’arte, a cui prendono parti gli artisti più affermati della scena contemporanea

Se volete visitare il museo gratuitamente, andate il venerdì dalle 19 alle 22.


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Washington square Park

Dominato dallo Stanford White Arch, costruito per commemorare il centenario dell’elezione a presidente di George Washington, il Washington Square Park ha fatto da sfondo a innumerevoli iniziative politiche. Qui il candidato democratico Barack Obama tenne un comizio nel 2007 per ottenere consensi su una sua eventuale corsa alle presidenziali. La partecipazione fu oceanica.

 
 
  • The Cage

A due passi dal Washington Square Park si trova questo campo da basket diventato uno dei più frequentati della città. Coperto da una rete metallica, per questo il nome “la gabbia”, qui si sfidano i migliori street ballers.


 
 

skyline da un Rooftop

Per una città che si estende in verticale, una visita in uno dei rooftop per ammirare il panorama di New York non può mancare. Se siete a Manhattan, potete salire sulla terrazza dell’Ink48 o all’ultimo piano del Metropolitan Museum (sì, avete letto bene), mentre a Brooklyn avete la possibilità di andare al Westlight per vedere lo Skyline completo della città.


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New York Public Library

La New York Public Library è una delle migliori attrazioni di New York, se non altro perché è gratuita. Quando venne inaugurata nel 1911, la principale biblioteca della città era il più grande edificio in marmo costruito negli Stati Uniti.

Per esplorare questo piccolo universo di libri, arte e gioielli architettonici partecipate alla visita guidata gratuita o chiedete un’audioguida gratuita al banco informazioni.

Se preferite leggere un libro all’aperto, allora scegliete una sedia nel vicino Bryant Park, dove potrete anche decidere di sfidare qualcuno ad una partita a scacchi oppure assistere in estate alla proiezione di un film.


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I grattacieli di Manhattan potranno continuare a gareggiare in altezza, ma il Chrysler Building rimarrà sempre uno dei più affascinanti di New York. Capolavoro Art Déco insieme ad elementi neogotici per il suo uso di motivi a forma di raggi solari e gargoyles, anche l’edificio progettato da William Van Alen un tempo gareggiava per essere il più alto.

La guglia di acciaio che sovrasta la sommità del grattacielo fu tenuta segreta fino all’ultimo minuto e venne installata – issata su dall’interno – in appena 1 ora e mezza, lasciando i cittadini newyorkesi con la bocca aperta. Val Alen affermò che quei 90 minuti furono «di puro terrore»: la guglia infatti pesava 27 tonnellate e nessuno era al corrente di questa novità, proprio per vincere al fotofinish con la Bank of Manhattan la gara di edificio più alto del mondo. L'anno dopo però il suo record fu battuto dall’Empire State Building.

Ma il Chrysler Building non offre solo una splendida vista dall’esterno, anche gli interni sono favolosi. Il murales di 29 m di Edward Trumbull, il legno scuro africano delle pareti e i marmi che contrastano con l’acciaio riecheggiano un’atmosfera da età del jazz.


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Radio City Hall

I sontuosi interni del Radio City Music Hall si possono esplorare con visite guidate di 75 minuti.


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Guggenheim Museum

Quando il Guggenheim aprì nell’ottobre del 1959 il biglietto costava 50 cent e tra gli artisti rappresentati figurava anche Kandinskij. Per visitarlo gratuitamente oggi bisogna andare il sabato, dalle 17.45 alle 19.45, altrimenti il biglietto intero costa 25$. Controllate le mostre temporanee, ma non perdete la collezione permanente, che vanta quadri di Picasso e Jackson Pollock.


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Frick Collection

Il Museum Mile, la strada dei musei, comprende questa galleria d’arte costruita dal magnate dell’acciaio Henry Clay Frick. Ospitata in uno stupendo palazzo signorile, il museo si fa notare per la sua collezione d’arte, che comprende capolavori di Tiziano, Vermeer e Rembrandt.


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St. John The Divine

Ammesso che venga mai ultimata, questa cattedrale episcopale lunga 183 m diventerà il terzo luogo di culto del mondo per dimensioni, il più grande in America.

Sul retro del coro si trova il trittico in oro bianco e bronzo Life of Christ, scolpito negli anni ‘80 dall’artista pop Keith Haring. È una delle ultime opere realizzate dall’artista prima di morire per le conseguenze dell’AIDS a 31 anni.

Tra le visite guidate della cattedrale potete scegliere tra l’Highlights Tour, che comprende le principali attrazioni della cattedrale, e il Vertical Tour, che conduce i visitatori fino in cima.


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Gospel all’Abyssinian Baptist Church

Arrivate almeno un’ora prima dell’inizio della funzione per mettervi in fila al Tourist Entry Point e ricordate di non vestire canottiere, infradito, pantaloncini e leggings. I fedeli sono molto attenti a ciò che vestono, in segno di rispetto per il Signore.


 
 

Coney Island

Il suo nome ha radici olandesi e si traduce con “isola dei conigli”. Oggi di roditori non ce ne sono più, ma d’estate si riempie di persone che si rilassano sulla spiaggia o si divertono al Luna Park. Tra le attrazioni vi è la leggendaria giostra il Cycolne (10$), delle montagne russe di legno che raggiungono una velocità di 96 km/h, e la ruota panoramica Wonder Wheel, che offre una visuale dall’alto del mare.


 
 

Rucker Park

Holcombe Rucker era un ex Marine dell’Esercito degli Stati Uniti d’America. Nel secondo dopoguerra cercava di guadagnarsi da vivere facendo il guardiano per un parco tra la 130th Street e la 7th Avenue, a nord di Manhattan, nel quartiere di Harlem. Durante la sua vita aveva visto più volte la morte in faccia, non voleva quindi che uno dei ragazzi che giocavano a pallacanestro nel parco dissipasse il proprio futuro a causa di violenza e/o stravizi. Tra quelli c’era anche il Re di Harlem, Earl “The GoatManigault, in grado di piazzare nell’All-Star Game per i migliori adolescenti della Big Apple del 1960 una schiacciata a trenta centimetri sopra il ferro. Di lui, la futura stella dell’NBA Kareem Abdul-Jabbar, disse: “Qualcosa di abbondantemente oltre i confini della realtà”.

Rucker mandò Manigault al Johnson C. Smith College, togliendolo dalla strada. “The Goat” non si scordò di quel gesto e nel 1971 decise di organizzare il Rucker Memorial Tournament in suo onore.

Oggi il torneo si chiama EBC Tournament, dura tutta l’estate ed è diventato un evento mediatico, in cui si cimentano anche le stelle della NBA.




Cosa mangiare

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Cronut da Dominique Ansel Bakery

Metà croissant metà donut, ecco a voi il cronut. È questa la specialità inventata dallo chef Dominique Ansel. Se la volete assaggiare, arrivate prima dell’ora di pranzo, perché l’impasto finisce presto.


 
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Brunch al Caffè Mogador

Hummus, uova in camicia e riso basmati. Nel quartiere di Williamsburg potete avere un eccellente brunch della cucina mediorientale.


 
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Bloody Mary da Prune

Prune conta ben 11 versioni di Bloody Mary. Scegliete quello che vi stuzzica di più per riprendervi dalla sbornia della notte precedente.


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Pastrami Sandwich ed egg cream da Katz’s

Li chiamano delicatessen perché vendono specialità gastronomiche straniere. E il pastrami, carne di manzo affumicata e poi cotta al vapore, venduto da Katz’s è davvero una prelibatezza. Il locale è inoltre famoso perché è qui che l’attrice Meg Ryan finse il suo celebre orgasmo nel film del 1989 Harry, ti presento Sally. Se volete provare una tipica bevanda americana, ordinate un egg cream: latte, soda e sciroppo. Nonostante il nome, non ci sono né uova né panna.


 
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Caffè freddo da Blue Bottle

"Robusto e cremoso con sapori caramellati” recita la descrizione del New Orleans-Style Iced Coffee. Il Blue Bottle è nato a Oakland, ma i newyorkesi adorano la sua filosofia del caffè ‘third wave’ di alta qualità.


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Caffè a La Colombe

Non sottovalutate il caffè a New York. Oltre all’espresso scuro e denso e alle innumerevoli bevande, qui gli intenditori vengono per provare il Pure Black Coffee: caffè nerissimo pressato a freddo, che viene fatto riposare per 16 ore in un barile da vino in acciaio inossidabile, prima di essere filtrato due volte.


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Cocktail al Dead Rabbit

Tra le gang di immigrati che si spartivano New York a metà XIX secolo c’era anche la Dead Rabbit. Il cocktail bar degli irlandesi Muldoon e McGarry prende il nome proprio da quella gang. Nominato miglior cocktail bar del pianeta, di drink c’è l’imbarazzo della scelta, considerate le 72 ricette presenti nel menù.


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dim sum al Golden Unicorn

Sono oltre 100 le varietà di piatti che vengono offerte in questo ristorante cinese inserito anche nella guida Michelin. Non mancante di assaggiare i pecking duck bun (panini d’anatra pechinese) e i pork bun con simpatiche faccine di maiale disegnate sopra.


 
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Bagel da Ess a Bagel

Il bagel è pasta lievitata cotta a forno a forma di anello, tipico della cucina polacca ed ebraica. Da Ess a Bagel potete comporre il vostro preferito: scegliete tra i numerosi formaggi cremosi e le altre farciture esposte al bancone. Se il tempo è bello, pranzate nel grazioso Greenacre Park a due passi.


 
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Hamburger da Shake Shack

Qual è la differenza tra McDonald’s e Shake Shack? Nessuna, se non che gli hamburger di quest’ultimo hanno carne di prima scelta macinata, senza ormoni e antibiotici. Per gustarlo al meglio, sedetevi al Madison Square Park.


 
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Pancakes al Clinton St. Baking Company

Nella colazione americana non possono mancare i pancakes. Dove assaggiare i migliori a New York? Al Clinton St. Baking Company, rigorosamente ai mirtilli e ricoperti di sciroppo d’acero.


 
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Cookies al Levain Bakery

Cosa rende unici i cookies del Levain Bakery? Sono spessi, con un cuore morbido di cioccolata ed una crosta croccante. In questa piccola pasticceria dell’Upper West Side ne potrete trovare di tre tipi.


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Ramen da Momofuku Noodle Bar

Dato che ha solo 30 sgabelli e non accetta prenotazioni, occorre sempre aspettare un po’ prima di riuscire a prendere posto. Ma vale la pena fare la fila per assaggiare la specialità della casa: ramen fatti in casa serviti in brodo con uovo in camicia e pancetta di maiale.


 
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Pizza da Roberta’s

Pomodori della California, mozzarella prodotta con metodi artigianali nel Rhode Island, lievito (metà madre, importato da Ischia, metà industriale) e farina (una miscela di doppio zero e grano «made in Usa»). Sono questi gli ingredienti usati per realizzare una delle pizze più note a New York. Se avete voglia di provare qualcosa di diverso, ordinate “The Beast”, una pizza con miele e salame piccante. Non vi deluderà.


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Aragosta al The Lobster Place nel Chelsea Market

Dove un tempo vi era una fabbrica, oggi c’è un tempio dello shopping e della gastronomia. Se volete mangiare un’aragosta, non c’è bisogno di arrivare fino alla costa, ma fermatevi al The Lobester Place.


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Cheesecake da Junior’s

È più di 70 anni che la cheesecake di Junior’s è in commercio, e tuttora è la più popolare di New York. Il padre dell’attuale proprietario, Alan Rosen, quando aprì il ristorante decise che doveva offrire la migliore cheesecake. Girò per i vari locali copiando la consistenza di una, il fondo di un’altra e arrivando così alla ricetta attuale: formaggio spalmabile, uova fresche, zucchero, panna e un tocco di vaniglia. Un dolce tutto da gustare.


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Hot dog da Nathan’s Famous

Se a Manhattan il 4 luglio si festeggia con in fuochi d’artificio, da Nathan’s a Coney Island si fa a gara di chi mangia più hotdog. Da oltre 150 anni, da quando l’immigrato polacco Nathan Handwerker decise di aprire qui uno stand, questo locale vende hot dog fumanti. Oggi tra i più conosciuti al mondo.